Cosa ti emoziona e qual è la cosa che ti rende felice nel tuo lavoro?
Del mio lavoro mi piace il processo creativo che va dall’idea che visualizzo solo nella mia mente al risultato finale.
Ma soprattutto è bellissimo che quell’idea piaccia a qualcun altro, che gli trasmetta probabilmente le stesse sensazioni che ho provato io già solo immaginandola.
È qualcosa che ti dà fiducia nelle tue capacità.
Tre parole chiave che descrivono la tua attività…
Ispirata, soggettiva, semplice
Da dove arrivano le tue ispirazioni?
Inizialmente ho creato per curiosità, per imparare strumenti e tecniche.
Adesso che ho intrapreso una strada un po’ più precisa, mi ispiro soprattutto ai miei bimbi, alla loro crescita, alle loro scoperte e alle cose che gli piace fare.
Sono la parte più importante di me e soprattutto senza di loro non ci sarebbe mai stato nessun piccolo laboratorio di idee.
Quali sono state le difficoltà o i sacrifici maggiori che hai dovuto affrontare?
La difficoltà maggiore penso che sia stata e sia tutt’ora credere in me stessa.
È un duro lavoro l’autostima… soprattutto quando si è ipercritici verso sé stessi.
Sono una persona che ha bisogno di stabilità e sicurezze, quindi quando ho capito che avrei dovuto lasciare il lavoro che mi garantiva uno stipendio fisso per gestire meglio tre bambini sotto i 2 anni, ho davvero faticato a vedere il rovescio della medaglia.
Ad oggi posso dire che inizialmente sacrificare l’indipendenza economica che avevo è stato un duro colpo, ma adesso capisco che è stato anche il punto di svolta che mi ha permesso di percorrere una strada totalmente diversa con tutta una nuova prospettiva.
Hai un sogno o progetto per la tua attività?
Crescere.
Vorrei vedere questo piccolo laboratorio di idee spiccare il volo e magari un giorno avere un “buco” tutto per me, con una vetrina dove esporre tutti i miei prodotti.
Un posto dove tutti possono entrare, chiedere e avere nuove ispirazioni.
Sogno che i miei bimbi siano orgogliosi di questo percorso perché sono loro la spinta a migliorarmi.
Che consiglio daresti a chi vuole aprire un’attività artigiana?
Di lasciare le zavorre che le ancorano alle solite abitudini e puntare in alto, se quello che fanno le rende felici.
Perché alla fine è vero che se si ama ciò che si fa, non si lavora un solo giorno nella propria vita.
E che non c è mai un momento giusto per cominciare… basta fare un passo alla volta.
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