Cosa ti emoziona e qual è la cosa che ti rende felice nel tuo lavoro?
Di questo lavoro amo ogni aspetto della fabbricazione, dalla scelta della terra da utilizzare alle differenti tecniche. Mi piace sperimentare e ogni volta che apro il forno è come scartare un regalo, un’emozione unica.
Quando vedo che un mio oggetto suscita un sorriso, vedo brillare gli occhi di chi lo guarda, è la gioia più grande.
Tre parole chiave che descrivono la tua attività…
Lentezza, materia, libertà
Da dove arrivano le tue ispirazioni?
L’ispirazione è spesso nel mondo della natura, nei colori e le texture del mare e delle montagne che tanto amo.
Quali sono state le difficoltà o i sacrifici maggiori che hai dovuto affrontare?
La cosa più difficile per me è sempre stata “sapermi vendere”, il lato commerciale e di marketing di questo lavoro, doverci mettere la faccia in prima persona, spesso non so descrivere a parole quello che creo con le mie mani e l’amore per questa materia.
Hai un sogno o progetto per la tua attività?
Mi piacerebbe poter partecipare ad alcuni saloni di artigianato internazionali a Parigi e amerei creare dei servizi per hotel e ristoranti.
Che consiglio daresti a chi vuole aprire un’attività artigiana?
Quello che posso consigliare è di avere una passione smisurata per la materia con la quale si sceglie di lavorare, perché nei giorni difficili solo l’amore profondo per questo lavoro riesce a tirare su il morale.
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